Nelle prossime settimane, Audi riprenderà gradualmente la produzione negli stabilimenti europei. A metà marzo, l’Azienda aveva annunciato la sospensione temporanea dell’attività produttiva, in concomitanza con le difficoltà affrontate dai fornitori e il brusco calo della domanda dovuto alla pandemia da Coronavirus.
La ripresa delle attività su scala mondiale, concordata con la rete distributiva, sarà coordinata con il Gruppo Volkswagen. Alla base del riavvio della produzione vi è un pacchetto completo di misure volto a garantire la sicurezza dei collaboratori. A tal proposito, Audi osserva scrupolosamente le linee guida del Robert Koch Institute e le normative nazionali emanate dai singoli Paesi.
Dopo la temporanea sospensione delle attività produttive in tutti gli stabilimenti europei di Audi AG, è giunto il momento di compiere il primo passo verso la normalità. “Gestiremo la ripresa come un evento paneuropeo” ha dichiarato Peter Kössler, Membro del Board per la produzione di Audi AG – L’attenzione è rivolta ai collaboratori, ai quali deve essere garantito un ambiente di lavoro sicuro. Team di esperti Audi, in collaborazione con i responsabili di reparto e i consigli di fabbrica, hanno adattato i processi produttivi con l’obiettivo di tutelare la salute di tutti i dipendenti. A tal proposito, desidero ringraziare tutti i collaboratori Audi e i partner in tutto il mondo per la flessibilità e gli sforzi messi in campo in un periodo così delicato”.
Sono previste regole chiare sulla distanza interpersonale e l’igiene, un nuovo sistema di trasferimento interno per evitare contatti tra i lavoratori e l’obbligo di utilizzare protezioni che coprano bocca e naso nelle aree dove non è possibile mantenere un distanziamento minimo di 1,5 metri. Nelle situazioni critiche, l’Azienda ha adottato delle barriere fisiche. Ad esempio nel reparto di pre-assemblaggio delle portiere, dove due operai si trovano ad agire simultaneamente sulla medesima rastrelliera di trasporto, l’uno di fronte all’altro. In questo caso, i dipendenti stessi hanno collaborato nell’ideazione di uno schermo trasparente in plastica che separi le rispettive aree d’azione.
Responsabili di reparto, rappresentanti sindacali e specialisti della sicurezza sul lavoro, insieme a esperti in materia di sanità e ingegneria industriale, hanno esaminato ogni singola postazione, suggerendo gli interventi per massimizzare la sicurezza. Solamente con l’approvazione di tutti i soggetti coinvolti una postazione è considerata “a prova di Coronavirus”. Il gruppo di lavoro ha esaminato minuziosamente anche gli ambienti comuni, spaziando dalle aree ricreative e le mense agli ingressi in fabbrica, dai parcheggi alle zone di trasferimento del personale. Audi ha sviluppato soluzioni appropriate per ciascun settore. I collaboratori verranno informati preventivamente e in forma scritta in merito alle misure adottate. Alla ripresa dell’attività produttiva, riceveranno istruzioni dettagliate dai responsabili di linea e saranno costantemente aggiornati mediante gli organi d’informazione interni, spaziando dalla piattaforma web agli avvisi cartacei.
Verrà sempre garantita la possibilità di lavorare in smart working da casa, così da ridurre al minimo il rischio di contagio. Date le specifiche condizioni operative, le misure di sicurezza adottate impattano principalmente su quanti agiscono lungo le linee in fabbrica. La produzione di vetture presso gli stabilimenti Audi verrà gradualmente incrementata a partire dalla fine di aprile. La produzione di motori presso l’impianto ungherese di Gyor è già aumentata nel corso di questa settimana. I collaboratori dei siti tedeschi, che potranno tornare pienamente in attività solo nelle fasi di riavvio, continueranno a vedere applicate le normative nazionali sul lavoro a orario ridotto.